Cronache dalle commissioni: per la ciclabilità buone notizie ma senza il lieto fine

E.L.N. 31 agosto 2016

mobilità-bici
immagine da www.popolis.it

La commissione mobilità riunita oggi, 31 agosto,  si è dedicata alla mobilità ciclabile. Devo ammettere che, forse grazie anche all’esperienza del suo Presidente, Enrico Stefano, tra i pochi consiglieri cinque stelle al secondo mandato elettorale, tra le commissioni a cui ho partecipato quella mobilità sembrerebbe avere una marcia in più. La sala era gremita, ed erano presenti i rappresentanti delle molte associazioni di ciclisti romani. Il clima è stato positivo, ognuno ha esposto le problematiche per lui più rilevanti, e la commissione sembra molto motivata a dare seguito alle richieste dei ciclisti.
Ignazio Marino ha il grande merito di aver segnato un punto di svolta per questo mondo: un Sindaco che usa quotidianamente la bicicletta ha permesso finalmente di radicare nell’opinione pubblica l’idea che la bici possa essere non solo uno strumento di svago ma anche un mezzo di trasporto a tutti gli effetti.

L’amministrazione Raggi sembra in piena continuità su questa linea. Ad esempio, sono stati inseriti nel bando delle periferie alcuni progetti di Bike-to-School, ed è già allo studio un piano di Bike-Lanes per la città. Interessante anche l’annuncio, da parte dell’Assessore Meleo, della nomina di un delegato alla ciclabilità. L’unica nota stonata: Virginia Raggi ha già scelto il nome, apparentemente senza alcuna consultazione fra le tante associazioni presenti in sala e che da anni si occupano della ciclabilità cittadina. Sarà Paolo Bellino, detto Rotafixa, uno tra i fondatori dell’associazione romana Salvaciclisti.
Quest’annuncio ha rovinato il clima positivo della riunione, amareggiando i partecipanti non per il merito della scelta ma per il metodo. Infatti, dopo l’insediamento della nuova amministrazione molte delle associazioni presenti avevano cominciato a riunirsi per mettere insieme tutte le voci cittadine che si occupano di ciclabilità e si sarebbero aspettate una nomina condivisa per il loro rappresentante e non una scelta calata dall’alto.
Di nuovo la giunta Raggi si scontra con quella che sembra essere una delle evidenti contraddizioni politiche emerse da quando il movimento 5stelle è al governo di questa città: quella di aver illuso i cittadini con il miraggio di una democrazia diretta e partecipata, e di agire invece nei fatti come un partito tradizionale dove chi governa fa le sue scelte. La realpolitik imposta dalla necessità di amministrare una città complessa come Roma sta velocemente facendo emergere tutte le criticità di quegli slogan del movimento forse ottimi per prendere voti e fare opposizione ma praticamente irrealizzabili nel momento in cui si deve governare.
Come cittadini osserveremo l’evoluzione del movimento di fronte alla difficile prova dell’amministrazione di Roma. Nel frattempo, esprimiamo compiacimento per l’attenzione che questa giunta sta dando al problema della ciclabilità cittadina.

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