GIACHETTI SINDACO? ALLORA IO AVVOCATO!

Se Roberto Giachetti si può improvvisare sindaco di Roma, allora anch’io posso improvvisarmi avvocato. E lo dimostro con la lettera che gli ho scritto a proposito del suo curriculum:
Egr. On. Roberto Giachetti,
In ” camera caritatis ” alcuni amici mi hanno confidato che Lei è un politico ” sui generis “, un passionale ” ante litteram ” anche se, detto ” incidenter tantum “, non si trova traccia di tale caratteristica nel suo ” curriculum vitae “. Dopo le prime ore dal suo ” incipit ” ho compreso che i suoi slogan preferiti sono ” Roma caput mundi ” e Ubi maior minor cessat “. Lei dunque non sembra ” homo super partes ” ma piuttosto ” homo pro domo sua “, capace di essere preda di improvvisi ” raptus “, cosa che non è il ” non plus ultra ” per chi svolge la professione politica. ” A latere ” mi sembra anche ignaro del ” qui pro quo ” attinente alcune dichiarazioni riscontrate nel suo ” curriculum vitae ” cui sarebbe opportuna un’ ” errata corrige ” in quanto in esso è evidente una certa confusione tra ciò che rivolge ” erga omnes ” e le espressioni relative alla sua visione filosofica del ” dubito ergo sum “. Confido che Lei, ” sua sponte “, non persegua la strada di una ” reformatio in peius ” del suo ” curriculum vitae ” per non incorrere in una sospensione ” a divinis “, dato che esso Le appartiene e non è certamente ” res nullius “. Non comprendo, inoltre, la ” ratio ” del suo presentarsi ” factotum ” come se tendesse a fare ” tabula rasa ” dell’opinione generale che la circonda. ” Obtorto collo ” perciò, ” coram populo ” e ” icto oculi “, si prepari a un ” de profundis ” anche per ” parva res “. ” Mutatis mutandis “, in ” extremis ” potrà, per ” motu proprio “, e ” in ope legis ” porre rimedio all’incresciosa situazione. Mi aspetto che Lei divenga al più presto un ” homo novus ” che, ” incredibile dictu “, per ” extrema ratio ” provveda a quanto richiestoLe. Anche perchè altrimenti sarebbero conseguenti le mie domande: ” Quo vadis ?” ” Quo usque abuteris patientia mea ? ”
Absit iniura verbis ( senza intenzione di ingiuria )
Avv. Costantius Giocans