Le mani sulla città : seconda parte del film

C.D. 28 dicembre 2015

Il film ” Le mani sulla città ” del maestro del cinema Francesco Rosi evidenziava una didascalia che recitava: ” I personaggi e i fatti fin qui narrati sono immaginari; è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce “. La denuncia del prof. Ignazio Marino descrive, invece, nomi e fatti reali di uomini che vogliono mettere le mani sulla città di Roma per sviluppare le proprie ricchezze personali, passando sopra il corpo e le menti di tutti i cittadini, a partire dal primo cittadino. Sembra la trama della seconda parte di un film già visto.E che fa lo Stato? Ce lo spiega il prof. Andrew Gamble, professore di scienza politica e direttore del Political Economy Research Centre dell’Università di Sheffield nel suo libro ” Fine della politica? “:

“… Le implicazioni di questa condotta, egoistica e orientata alla massimizzazione dei propri vantaggi, da parte di politici e burocrati, sono devastanti. L’idea dello Stato come guardiano neutrale dell’interesse pubblico viene spazzata via. Anzichè collocarsi ad un livello più alto rispetto alla società, nell’intento di mediare i conflitti di interesse a tutela del bene superiore, lo Stato viene concepito come entità in balia di interessi privati,esenti, per giunta, da molti dei vincoli tipici di un mercato competitivo “. Ecc. Ecc.

E’ EVIDENTE CHE IN QUESTO CONTESTO DOVE PROSPERANO I GRANDI AFFARI IL PROF. IGNAZIO MARINO, CHE SI OPPONEVA, ERA DIVENTATO DI TROPPO.

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