Ius Soli: ParteCivile si unisce all’appello di “Italiani senza cittadinanza” al Presidente Mattarella

IUS SOLI: Una legge necessaria

di Emilia La Nave

Presidente di ParteCivile, marziani in movimento

 

“Vi prego ancora una volta, colleghi, di scambiarvi gli auguri fuori dall’Aula, così diamo la possibilità a chi resta di continuare a lavorare.”

Fa male leggere le prime parole del Presidente del Senato sul resoconto stenografico della discussione del 23 dicembre del disegno di legge 2092, quella legge nota come “IUS SOLI temperato”, che dovrebbe riformare la legge sulla cittadinanza ora ferma al 1992.

E’ una legge fondamentale per il nostro paese, un segno di civilta’ che garantirebbe finalmente non solo il riconoscimento dei diritti di 800mila ragazzi, “italiani senza cittadinanza”, ma rappresenterebbe anche uno strumento necessario di coesione sociale per uno Stato che voglia includere e non alimentare pericolosi sentimenti di esclusione. Una legge che la poltica ha voluto far sembrare divisiva, ma che in realtà e’ necessaria per potenziare gli anticorpi del nostro paese e a creare argini contro la deriva di forze antidemocratiche e destabilizzanti.

La legge e’ stata colpevolmente calendarizzata dopo la votazione in aula della legge di bilancio, a legislatura praticamente conclusa. Una politica ipocrita di un partito di governo che ha promesso molto ma che ha preferito non rischiare il fallimento di un voto sfavorevole a pochi giorni dalle elezioni. La scena quella mattina del 23 dicembre la possiamo immaginare: i Senatori hanno appena finito l’estenuante votazione sulla legge di bilancio, ci sono ancora I regali da fare, gli auguri, e magari cominciare a discutere della spartizione futura delle candidature per garantirsi un nuovo posto nel prossimo parlamento. Tutte cose troppo importanti per rimanere in aula a discutere e sostenere una legge fondamentale per uno stato civile.

Il quorum richiesto per la discussione era di 149 senatori ma le presenze in aula risultano 116. I numeri parlano. I numeri non si dimenticano. La legge non si discutera’ per mancanza di numero legale, Assenti coerentemente tutti i partiti che hanno sempre osteggiato la legge, ma assenti anche tutto il movimento 5stelle, i centristi, 29 Senatori PD (circa 1/3 del gruppo) e 3 di LiberieUguali. La discussione e’ rimandata al 9 gennaio quando, quasi sicuramente, le camere saranno gia’ sciolte.

Colpisce vedere la rassegnazione di tutti, come se quest’affossamento vigliacco di una legge di civilta’ fosse stato inesorabile. Noi non vogliamo arrenderci. Per questo ParteCivile si unisce all’appello del Movimento degli Italiani Senza Cittadinanza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere il rinvio dello scioglimento delle Camere finché il Senato non affronterà in maniera responsabile la riforma.

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