Un Marziano a Roma

(Ennio Flaiano, Un marziano a Roma, 1954)

“…Il fatto che il marziano sia venuto solo dimostra che egli possiede mezzi a noi sconosciuti per difendersi; e argomenti tali da mutare radicalmente il nostro sistema di vita e la nostra concezione del mondo.”

“…Si formavano capannelli attorno ai fortunati che hanno visto da vicino il marziano. Le impressioni sono tutte favorevolissime. Sembra che il marziano conosca molto bene la nostra situazione economica, sociale, politica. È un uomo di maniere semplici ma compitissime. Non dà molte spiegazioni e non ne chiede nessuna. Quando gli hanno chiesto perché avesse scelto proprio Roma per la sua visita ha sorriso finemente.
Sembra anche che si tratterrà a Roma molto tempo…”

“…Tornando a casa mi sono fermato a leggere un manifesto di un partito, pieno di offese per un altro. Tutte mi è sembrato di colpo ridicolo. Ho sentito il bisogno di urlare. Credo al marziano e credo soprattutto alla sua buona fede!”

“…Più ancora che nei giorni precedenti sentiamo che qualcosa di nuovo si prepara. Non è la fine del mondo, ma il principio del mondo. C’è l’attesa del levarsi del sipario, resa più acuta da uno spettacolo che non conosciamo. È solo turbata, quest’attesa, dai facili profeti, da coloro che l’avevano sempre detto e che ora sono pronti alla nuova prova; dai comunisti, che hanno già tentato di accaparrarsi il marziano; dai fascisti, che avanzano il dubbio della razza.”

“…Il marziano è stato ricevuto dal Papa. Ne dà la notizia l’«Osservatore Romano», senza tuttavia pubblicare fotografie, nella sua rubrica «Nostre informazioni». In questa rubrica, com’è noto, vengono segnati per ordine di importanza i nomi delle persone che il Santo Padre ha acconsentito a ricevere in udienza privata. Il marziano è tra gli ultimi…”

“…Ma arrivano anche lettere nelle quali si chiede al marziano di agire, presto, e lo si rimprovera di perdere un tempo prezioso.”

(Ennio Flaiano, Un marziano a Roma, 1954)

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