Lezione 7 – la scuola prosegue e siamo a giovedì 6 aprile
Argomento: la scuola (Nidi e Scuola dell’Infanzia)
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Siamo fortunati noi alunni, la Presidente e gli altri docenti ci approvano la richiesta venuta dall’aula:
– fare un rapido excursus sui fatti salienti della settimana romana…tra decisioni e cambiamenti diversi nelle nostre partecipate…
Speriamo possa essere ripetuto anche nelle prossime, questo cappello di 15 minuti…….
Fatto..!
😍😍😍😍
Ora ha inizio la lezione, con la presentazione della docente (già compagna di aula fino al precedente appuntamento) Maria Pia Rosso, 20ennale esperienza nel settore. Già dagli ultimi anni, come a tuttoggi, è Funzionario dei Servizi Educativi del comune di Roma.
Come abbiamo già avuto modo di constatare, la conoscenza e l’esperienza non mancano.
Ognuno di noi, con i propri figli e nipoti, conosce questo mondo da cittadino utente.
Ora ascoltiamo come è organizzato a monte, questo complesso mondo.
Una premessa va fatta, anche in questo ambito il racconto è lungo, molti aspetti verranno accantonati per dare spazio a più informazioni di base possibili.
La docente chiede di poter proseguire la spiegazione in una lezione successiva, ma il calendario è talmente pieno che non si sa se ciò sarà possibile…
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La scuola dell’obbligo è gestita dallo Stato.
Roma Capitale gestisce i Servizi Educativi.
Oggi si parla dei Servizi Educativi da 0 a 6 anni. Nidi e scuola dell’infanzia.
La Rete di cui si dispone a Roma, tra insegnanti ed educatrici, è di 7mila unità (dopo il corpo dei vigili urbani, la più numerosa d’Italia).
Fascia 0-3 anni:
– 209 nidi a gestione diretta
– 219 nidi in convenzione con Rm Capitale
– 5 in convenzione diversa
– 5 in finanza di progetto.
Fascia 3-6 anni:
– 325 scuole dell’infanzia, dalle quali escono 36mila bambini da inserire nella scuola elementare. Questo è il dato numericamente più importante d’Europa.
Con le mense, il Comune fornisce 162mila pasti complessivi.
Gestisce inoltre il trasporto scolastico, a mezzo appalti, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, a tutti i bambini facenti richiesta, naturalmente compresi i bambini portatori di handicap.
– FASCIA 0-3 ANNI:
– I nidi sono regolati da una legge regionale.
La Regione Lazio ha una legge risalente agli anni ’70, tuttora in vigore.
– il nido è un servizio a domanda individuale.
(Si sta lavorando per far entrare il servizio aperto a tutti)
Ogni anno si apre il bando alle domande per gli accessi.
OCCORRE FARE ATTENZIONE, quest’anno il bando apre il 10 aprile, le domande individuali possono essere fatte solo attraverso il sito di Rm Capitale.
Occorre effettuare la propria registrazione ed identificazione presso quel sito.
L’operazione non è tra le più semplici, non tutti ci riescono e non può essere richiesto l’aiuto dei Caf, in quanto è stato tolto loro il contributo prima fissato a 5€/pratica di iscrizione.
Il posto non c’è per tutti.
Esiste una selezione, viene attribuito un punteggio secondo parametri stabiliti.
A questo proposito, va ricordato che il nido nasce a supporto di entrambi i genitori lavoratori, quindi a sollievo del loro status.
Si può verificare che una famiglia disagiata economicamente, con un unico genitore lavoratore, possa avere un minor punteggio , rispetto a quella con i 2 genitori occupati e quindi con reddito superiore.
Un paradosso: una ragazza madre, disoccupata, non ha possibilità di accesso.
Vale per tutti il mod ISEE . Chi, a prescindere, non volesse presentarlo, dovrà, di regola, pagare la tariffa più alta richiesta dal Comune.
Ci si rende conto che dagli anni 70 la società si sia modificata rapidamente, ma la legge no.
Quest’anno i genitori potranno formulare 6 scelte.
Essi sono obbligati, nelle prime 3, ad indicare 3 nidi comunali, sempre che essi non siano distanti oltre i 300 m. dalla propria abitazione.
A seguire altre 3 nidi convenzionati.
Tranne che i nuovi iscritti al nido non abbiano già un fratello li’ iscritto.
– Il personale dipendente è comunale ma, via via nel tempo, non è stato rinnovato in alcuni settori.
Fu indetta una gara per la fornitura di personale addetto ed esterno, gara a carattere quinquennale con la possibilità di 1 proroga .
A seguito di quella gara fu aggiudicata l’opera alla Multiservizi. Oggi stiamo in procinto di assegnarle la 4^ proroga annuale.
Un dato: il solo appalto per la mensa ha il valore di 18 milioni di € per la durata di 3 anni.
– nei nidi c’è personale di sostegno.
Rm Capitale ha una delibera specifica.
Rm Capitale assegna una educatrice o un’insegnante dedicata ad ogni bambino che ne necessiti.
Questa è stata una scelta precisa , il bambino deve essere guidato, accompagnato all’inserimento nella classe.
Il lavoro attento delle insegnanti fa si che spesso siano proprio loro ad accorgersi per prime delle disabilità del bambino.
I numeri dei bimbi seguiti per questa fascia di età di 0-6 anni sono 1200 e 1500 incarichi annuali per sostegno individuale. Hanno tutti la medesima formazione e sono tutti dipendenti comunali.
Per avere il sostegno si deve aver ottenuto la legge 104.
Tra questi il BES, bisogni educativi speciali, disturbi comportamentali.
Non sono riconosciuti invece i disturbi del linguaggio, es. la dislessia.
Nel nido, attualmente, il rapporto educatrice-bambini è 1/7.
Il nido può arrivare ad una capienza di 69 bambini.
Il numero standard di educatrici nei nidi è di 8 unità .
Il numero di educatrici impiegate nella fascia oraria 7.30-17 sale a 12 unità .
L’orario di apertura del nido varia tra nido comunale e nido in convenzione.
Quest’ultimo può offrire una elasticità di orario per quei genitori lavoratori che non possono avere diverse possibilità per i loro bimbi. Pur essendo informati dalle stesse educatrici che tempi di permanenza troppo lunghi in quei contesti non sono la scelta ideale per i piccolini.
L’orario standard e’ 08-16.30.
Il costo di un nido standard e’ di 1milione/anno.
Il costo standard di un bimbo è di 1.400€/mese.
Il costo che l’utente va a pagare copre circa il 30% dei costi (con introduzione ISEE)
Il costo che il comune di Rm riconosce al nido convenzionato è di 780€\bambino (quota stabilita in amministrazione Alemanno).
Il costo per la formazione professionale degli educatori è di 400-600mila€/anno.
Nell’ultimo anno sono stati conteggiati 1.600 posti vuoti nella città.
Ci troviamo di fronte a realtà diverse nell’ambito cittadino.
I nidi delle zone del centro città presentano una richiesta inferiore rispetto ai nidi delle zone periferiche… Avevamo già visto come lo studio sul territorio aveva evidenziato un cambiamento importante nella realtà cittadina.
Prima, circa 9mila bambini restavano in lista d’attesa.
Oggi l’offerta cambia, sulla base delle richieste e tutto si modifica in fretta.
Anche in ragione dell’anticipo scolastico.
In paesi esteri si va in prima elementare all’età di cinque anni. Noi ci stiamo gradualmente arrivando. Infatti, oggi possono essere iscritti alla scuola elementare o alla scuola dell’infanzia i bambini che abbiano compiuto il sesto o il terzo anno di vita entro la data del 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.
Quindi, a ritroso, il bimbo può sostanzialmente saltare un anno di nido per essere accolto anticipatamente nella scuola dell’infanzia.
I criteri di valutazione dell’intero sistema fanno capo esclusivamente all’amministrazione di Rm Capitale, i Municipi forniscono solo i dati disponibili e relativi alle iscrizioni ai nidi presenti sui loro territori. E la gestione è tutta comunale.
Non esistono regole per l’integrazione.
I bambini non notano le differenze, ne’ di colore, ne’ di altro.
È eventualmente captata dal mondo adulto.
Le educatrici, come già detto, operano esclusivamente nell’integrazione di ogni bambino nel gruppo.
Il servizio è fornito per 11 mesi l’anno (il mese di luglio prevede un pagamento a parte. Va comunque e sempre ricordato che i nidi non sono dotati di aria condizionata) (il servizio per il mese di luglio è fornito da soli 3 nidi per municipio).
FASCIA 3-6 ANNI
Il servizio educativo è fornito da Rm Capitale.
– il numero dei bambini inseriti è di 35mila.
– il limite massimo di bambini per classe è fissato a 25 unità. (Nelle scuole statali a 28-29) esistono sul territorio sia scuole comunali che statali.
– tutti gli edifici scolastici sono di proprietà comunale.
– orario scuole infanzia comunali: 8-17
– orario scuole infanzia statali: 8-16 o 8-16.30.
– ogni sezione ha due insegnanti, oltre insegnanti per ogni bambino di cui se ne abbia necessità (come già visto)
– le insegnanti comunali lavorano 30 h settimanali con i bambini
– le insegnanti statali ne lavorano 25
– le iscrizioni si fanno sulla base delle vie di appartenenza al plesso scolastico prescelto, e tale opzione vale 6 punti nella graduatoria generale del bando di iscrizione.
Si può comunque effettuare ogni altra scelta, liberamente.
Si registra anche nelle scuole dell’infanzia un calo di richiesta.
– la scuola dell’infanzia è gratuita.
– il costo è significativamente più basso: una sezione con 2 insegnanti e 25 bambini costa al Comune 100mila€/anno.
– si paga solo il pasto al costo di 80€/mese, salvo indicazione da ISEE.
A Milano o Firenze si paga un costo di iscrizione a fondo perduto. Infatti, se si decide di iscrivere il bimbo un un ulteriore istituto, esso non è restituito.
Naturalmente, i bambini che escono prima dell’ora pasto hanno l’intera gratuità.
– Lo Stato paga 50€/bambino/anno.
Le notizie che arrivano circa la carta igienica o il sapone da portare da casa riguarda solo le scuole statali.
Le scuole per l’infanzia comunali sono servite dalla Global Service, vincitrice di un appalto decennale con il comune di Roma (i fondi statali che Rm Capitale riceve dallo Stato per il servizio educativo ammontano a milioni di €).
Spetta alla Global Service la piccola manutenzione : lampadine, altre forniture, giochi, potature e prati. Gli interventi sono stabiliti dal Dipartimento del Comune.
Negli IC , istituti comprensivi di scuola dell’infanzia elementare e media, si può notare come i prati di pertinenza delle scuole dell’infanzia siano in miglior maniera manutenuti dalla Global, a differenza dei prati appartenenti alle scuole elementari e medie, i cui interventi sono stabiliti dal Dipartimento e di prassi spetta al Municipio il taglio del l’erba prima dell’inizio dell’anno scolastico.
– Anche la manutenzione degli edifici nelle scuole per l’infanzia compete agli uff tecnici del Comune, unitamente a quelli elementari e medie, anche statali. Tranne per le scuole superiori.
E’ per questo che sono nominati assessori all’edilizia scolastica .
La lezione dopo oltre 2 ore ha termine con la speranza di poterla riprendere per ulteriori approfondimenti quanto prima.
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Il prossimo giovedì la lezione settimanale non avrà luogo.
Seguiamo, a tutti gli effetti, l’orario della scuola vera! Abbiamo le vacanze di Pasqua anche noi!
md
Alcuni link per approfondire i temi affrontati:
legge 104: