Il ritorno degli spettri

G.C.M. 2 dicembre 2015

Una accozzaglia di spettri, capitanata da Rutelli, loro spettro leader, sabato si è riunita alla confluenza tra la terra di sotto e quella di mezzo per consultarsi e verificare la possibilità di tornare a succhiare il latte e il sangue della grande e generosa Mucca. C’erano tutti i maggiordomi e i cerimonieri, i capi bastone, i capi banda e i capi cosca del Modello Roma inteso come trimalcionica abbuffata e gozzoviglia. All’arrivo del temibile trio dei moschettieri Marino, Pignatone e Sabella si erano tutti rintanati nei meandri bui della caverna. Ora che la cacciata di Marino ha ristabilito un minimo decente di buio salutare, assistiti dai loro cantastorie Barbara Palombelli e Dagospia, i nostri spettri possono sperare di tornare a succhiare del Giubileo la Sacra Mammella. Purché prima si inginocchino ai piedi di Renzi e plaudano la sua mirabolante favella.
Marchini esulta: Roma ti amo, dissanguata e spettrale sei ancora più bella.

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