Consiglio XII Municipio Unico punto all’OdG: Trasparenza sulle informazioni ai cittadini

L.D. 10 settembre 2016 

sveglia2Mi sono recata al consiglio municipale con stupore, confesso: la convocazione alle 9 del mattino mi sembrava quanto mai insolita. Infatti arrivata ho trovato tutto chiuso, alle 9:10 si è aperta la porta e i consiglieri alla spicciolata assonnati entravano con aria svogliata. Il Consiglio ha avuto il suo inizio alle 9:40, atteso da quattro comuni cittadini che come me si erano alzati e arrivati in anticipo per poter assistere.

Si inizia con la domanda del presidente circa il parere del consiglio riguardo alla possibilità dello streaming della seduta, riguardo alla disponibilità di tutti ad essere ripresi. E subito inizia la discussione. I gruppi di opposizione infatti sottolineano la loro piena disponibilità ad essere ripresi, purchè le riprese siano trasmesse attraverso un canale istituzionale e non essendo ancora attrezzata l’aula si rimanda la discussione di tale opportunità e modalità. Da qui il richiamo anche al pubblico, quattro persone, a non riprendere.

Inizia così il consiglio sostanzialmente con queste due problematiche presentate dai gruppi di opposizione, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico.

trasparenzafascicoliLa prima presentata dai gruppi FI e FdI è la discrepanza fra la bandiera della trasparenza portata in campagna elettorale e l’attuazione a livello di governo amministrativo.
Questo non solo nella comunicazione ai cittadini, bensì anche agli stessi consiglieri per quanto riguarda gli accessi agli atti delle commissioni o gli ordini del giorno della giunta. Il Consiglio lamenta una totale mancanza di comunicazione, avendo anche chiesto su tale problema un incontro con la presidente e il gruppo di maggioranza, incontro mai avvenuto.

La trasparenza, posta come primo punto delle linee programmatiche della Presidente Crescimanno, pare essere caduta nell’oblio e si chiedono quali atti concreti si vogliano mettere in pratica affinché tale punto possa essere veramente realizzato, sia verso i consiglieri che verso i cittadini, rilevando che l’impegno della trasparenza si realizza se all’interno vi è una reale comunicazione. Non è possibile pensare che una Commissione possa lavorare se i componenti non ricevono il materiale sul quale lavorare.

La richiesta non è di cambiamento politico, bensì il contrario di continuità con il programma politico presentato, di cui non è stato realizzato nessun punto.

Non si ritiene possibile, inoltre, che a due mesi dall’insediamento ci sia ancora l’impossibilità di avere accesso agli atti e che questi non siano pubblicati sul sito istituzionale del comune di Roma nella parte dedicata al Municipio XII.

Il gruppo PD, da parte sua, pone il problema della comunicazione istituzionale. Non è accettabile la comunicazione sui social attraverso profili personali legati ad una componente politica. Qualora l’obiettivo fosse quello di raggiungere più persone possibili è necessario pensare a tutte le persone e tutti le modalità comunicative, dalle più moderne senza escludere le tradizionali. Inoltre la presidente dovrà avere una linea di comunicazione istituzionale come presidente del Municipio e non componente del “MoVimento5Stelle”.

Si richiama la trasparenza non come una novità 5 stelle, è prevista dal codice penale, secondo cui i cittadini devono poter accedere alle azioni di tipo amministrativo, tutti i cittadini.

Interessante, a mio avviso, l’analisi riguardo i canali di informazione: la comunicazione di un soggetto chiamato alla responsabilità politica nelle amministrazioni si distingue su tre livelli dei quali si deve avere controllo e corretta interazione. Livello privato, livello politico e livello amministrativo sono distinti, chi ha una carica istituzionale non può ridurre la comunicazione a propaganda politica alienando il livello amministrativo, in quanto questo deve essere accessibile a tutti i cittadini e nei modo istituzionali, politicamente neutri.

Lo strumento istituzionale non esclude quello politico o privato, ma deve essere chiaro come non si annienti la dimensione amministrativa di un’istituzione che nella sua comunicazione è per tutti, deve essere super partes.

Il gruppo di maggioranza risponde alla presentazione di queste problematiche, direi ancora organizzative, affermando di aver ereditato una situazione problematica, di essere responsabili della trasparenza e di averla chiara come loro punto fermo, tuttavia di essere rallentati da una mancanza pregressa, di doversi far carico di una necessità che altri non hanno affrontato. Entrando a luglio hanno dovuto riorganizzare tutto e sanno di dover lavorare, chiedono di aspettare.

Ribadisce nel suo intervento la Presidente del Municipio, affermando la priorità della trasparenza per il suo programma e l’impegno a portarla avanti senza sconti. Con il suo staff sta verificando le modalità e i canali più idonei per una comunicazione istituzionale, per gli stessi streaming.

A questo punto inizia una lite fra i consiglieri di FI e i consiglieri 5S. Gli atti della precedente amministrazione sono on line sul sito istituzionale, dal punto di vista della trasparenza da questo punto di vista non possono affermare di aver avuto una tragica eredità.  Inoltre, continuano da FI, per installare una web cam sono sufficienti 30 minuti.

La presidente del XII Municipio Silvia Crescimanno, del Movimento 5 stelle
La presidente del XII Municipio Silvia Crescimanno, del Movimento 5 stelle

Qui inizia la cosa più comica: il presidente, forse scordandosi della sua introduzione riguardo allo streaming,  fa presente che basta un telefonino e che una consigliera 5S ha provveduto allo streaming anche di questa di cui vi sto raccontando. Lascio a voi immaginare il pandemonio, la consigliera addetta alle riprese che si defila, i capi gruppo corrono dal presidente, quest’ultimo che vuole sospendere per “consigliarsi” con la sua maggioranza. Qui nuove invocazioni del regolamento circa l’imparzialità del presidente ormai assalito, chi invoca la privacy, chi le querele….di tutto di più.

In questo tragicomico caos mi ha impressionato la fredda apparente indifferenza della presidente del Municipio che non ha proferito verbo. Nulla è

uscito dalla sua bocca e poco dai consiglieri della maggioranza, come se fosse una normalità riprendere una seduta istituzionale e condividerla sul proprio profilo personale, con una registrazione non controllata quindi a rischio di essere non integrale, in un certo modo manipolata.

Calmate le acque si sono votate le mozioni per la ricerca di canali istituzionali per l’informazione ai cittadini, la possibilità dello streaming al consiglio, alla giunta e nelle commissioni. Il paradosso a 5 stelle è che lo streaming per il consiglio è stato accolto, mentre nella piena trasparenza commissioni e giunta non saranno in streaming.

Nella confusione il consiglio si è chiuso poco dopo le 13, giusto il tempo per andare a pranzo non sapendo se ridere o piangere!

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