Marco Pannella

Roma, 19 maggio 2016
PannellaCombattivo. Caparbio. Coerente. Irascibile.

Esigente con se stesso prima che con gli altri.
Capace di tremende sfuriate ma anche, un attimo dopo, di sorrisi dolcissimi.
Tutto questo era Marco Pannella, e molto di più.

Ha attraversato oltre mezzo secolo di storia e di politica moltiplicando i suoi famosi (e autentici fino allo stremo) scioperi della fame e della sete, collezionando infiniti insuccessi parlamentari e impressionanti piroette, dal soli contro tutti all’alleanza e ai posti di governo con Berlusconi all’alleanza e ai posti di governo con l’Ulivo e il PD.

Ma legando (in modo paradossalmente indissolubile) il nome suo e del suo Partito radicale a due delle più profonde rivoluzioni nel campo dei diritti e del costume che l’Italia ha conosciuto: il divorzio, soprattutto, e l’aborto.

Altre battaglie sono rimaste incompiute, ed è da domandarsi chi le riprenderà in mano.
Lui ci ha provato.
Ci ha provato fin quasi all’ultimo, anche dopo che il suo corpo, stremato da tanti auto-inflitti maltrattamenti sia pure per una buona causa, si era arreso.

Addio, Pannella Giacinto detto Marco, come si trovava burocraticamente scritto sulle schede elettorali.
Chissà se nel tuo Olimpo laico ti hanno accolto con un buon cappuccino.
@ParteCivile

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Un pensiero riguardo “Marco Pannella

  • maggio 20, 2016 in 12:41 am
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    Nessuna impressionante piroetta, ma sempre coerente con i suoi ideali di giustizia, libertà e legalità e sempre alleandosi con chi poteva aiutarlo a conseguirli, chiamarle piroette vuol dire non aver capito nulla di lui. Non profittare dei “doni” che ci ha lasciato è piccolezza mentale.

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